


Si è da poco conclusa la prima fase di lavori che hanno visto impiegare 32 milioni di euro di risorse in ben 287 punti di intervento. "Entro un mese si concluderanno i lavori di "tipo A" ed entro marzo 2018 quelli di "tipo B". Poi si aprirà la terza fase messa a punto meglio nella mattina di mercoledì 15 novembre. Per questa ultima tranche, quella appunto relativa alla riduzione e del rischio, si arriverà a spendere circa 40 milioni - specifica Rossi - Con i finanziamenti recuperiamo 3.3 milioni del piano approvato, altri 12 recuperati con la variazione di bilancio, altri 6 milioni che provengono dallo Stato, più 1.8 milioni promessi dal ministro Galletti e altri 5 recuperati dalla Regione per un totale di 28.1 milioni. Effettuando economie per circa il venti percento l'investimento complessivo sulla terza fase sarà dunque pari a 40 milioni".
Entro dicembre sarà dunque approvato e varato questo nuovo piano per la riduzione del rischio idraulico. "Vorrei chiudere il commissariamento - specifica il governatore Rossi -entro il 15 settembre 2018 avendo già appaltato 40 milioni di lavori per un totale di 25-30 progetti circa che elaborerà il nostro genio civile avvalendosi della consulenza dell'Università di Pisa e dell'Autorità di Bacino e del tavolo tecnico del Comune di Livorno".
Rossi ha inoltre deciso di effettuare un nuovo rilievo di tutti di corsi d'acqua e una nuova mappatura dei tombamenti in modo tale da valutare le situazioni in cui siano presenti ostacoli particolari.

La zona alluvionale è stata quindi suddivisa in cinque parti. "Abbiamo diviso il territorio in cinque zone. Quella di Quercianella e Chioma - continua Rossi - dove il problema maggiore è quello prevenire l'erosione e il forte trasporto solido. Saranno fatti interventi per costruire soglie e briglie per un totale di 3 milioni di lavori. La seconda zona è quella di Montenero dove gli interventi per la riduzione del rischio saranno pari a 3 milioni di euro. La terza zona è quella di Ardenza dove sarà necessario intervenire per ripulire la foce ed aumentare la portata della foce stessa per addolcire l'immissione. Qui i lavori previsti sono pari a 10 milioni. Poi c'è la zona dello Stillo dove bisognerà pensare agli. Da non sottovalutare quella relativa al Rio Maggiore (15 milioni di interventi previsti ndr) dove potenzieremo quello che possiamo potenziare con casse di esondazione. valuteremo gli invasi a monte e, se alla fine, la portata del fiume sarà adeguata allora ok ma se non lo sarà, in ultima istanza, valuteremo seriamente la necessità del Rio-bis. Entro dicembre depositeremo i progetti preliminari. Per noi il Rio Maggiore rappresenta il problema principale. E' in questa zona che sono morte più persone e dove non possiamo più permetterci questi disastri. L'ultima zona sarà infine quella dell'Ugione. Qui partiranno a breve lavori sul fosso cataratto per 5 milioni di euro dove andremo a rivedere le casse di esondazione che dovranno salvare la zona industriale limitrofa".
The post Alluvione, arrivano polizia idraulica e 40 milioni appeared first on QuiLivorno.it.