

Fermo restando le nostre convinzioni circa i limiti alla espandibilità della GDO e della necessità, non solo a Livorno, di una riflessione complessiva sull’articolazione equilibrata delle varie tipologie di vendita, ribadiamo che nei confronti del nuovo insediamento Esselunga non esiste da parte nostra nessun atteggiamento di carattere pregiudiziale; la nostra unica preoccupazione, in questa fase, è quella di contenere gli effetti negativi che il nuovo insediamento produrrà inevitabilmente sia sulle realtà commerciali limitrofe (quartiere Colline) sia sul resto della città ed in particolare il Centro.
In questo senso pur riconoscendo all’amministrazione comunale di aver portato avanti un percorso di confronto con le Associazioni di Categoria, onestamente, non possiamo che dichiararci profondamente insoddisfatti del risultato finale.
In effetti tutte quelle misure di carattere “compensativo” che avevamo posto all’ attenzione dell’Amministrazione Comunale, nel tentativo di rendere meno impattante l’apertura del supermercato sull'assetto commerciale specialmente del centro città, ad oggi non sono state raccolte.
Gli interventi che avevamo proposto, in estrema sintesi, erano:
- Una rimodulazione del sistema impositivo locale (a partire dalla TARI che ha raggiunto livelli insostenibili, tra le più alte d’Italia) che lanciasse un segnale al sistema della piccola impresa;
- Rendere gratuiti, per un’ora, i parcheggi a pagamento del centro cittadino consentendo, perlomeno in questo senso, di avere pari opportunità rispetto alla GDO.
- Spalmare sul territorio cittadino, in termini di rivitalizzazione diffusa, gli investimenti sul terreno della cultura e degli eventi che sembra Esselunga sia disponibile a realizzare anziché concentrarli esclusivamente sul Goldoni (traendone così un immediato sgravio fiscale con il previsto credito d’imposta “art bonus”?)
Purtroppo, relativamente a queste proposte, dobbiamo constatare, con preoccupazione e rammarico a giudicare anche dalle ultime notizie di stampa, il fatto che non c’è la minima attenzione e tantomeno la volontà politica d’ intervenire; questa palese indifferenza, ovviamente, non può che indurci ad amare riflessioni
Ancora una volta osserviamo, nella concretezza delle scelte, come nei programmi elettorali di praticamente tutte le forze politiche ci siano pagine intere dedicate, con enfasi, alla valorizzazione del piccolo commercio di vicinato come elemento imprescindibile per una migliore qualità del vivere nelle nostre città ma quando poi, sia nel passato come nel presente, scendono in campo gli “interessi forti” tutto questo si dimentica facilmente (la stessa cosa vale sia a livello locale che nazionale).
Fermo restando questa amara constatazione, naturalmente, le scriventi Associazioni ribadendo che non esiste un atteggiamento preconcetto rispetto all’insediamento di Esselunga, si rendono disponibili a continuare il confronto, sino all’ultimo momento disponibile, nel tentativo, per quanto ormai possibile, di riportare la vicenda su un piano capace di garantire un minimo equilibrio tra i diversi interessi in campo.
Confesercenti e Confcommercio
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