

Caponi si è fatto una domanda: qual è il punto esatto in cui precipita la macchina? "E ho sempre pensato - spiega - che il punto sarebbe importante fosse segnalato con una targa, o meglio ancora con un monumento, che evochi una riflessione sull’attenzione durante la guida". Non solo: "Mi piacerebbe possa essere anche un luogo di riferimento per tutti i nostalgici o gli amanti del cinema e degli anni ’60 e per gli appassionati di auto d'epoca come l'auto del film, la Lancia Aurelia B24 S". E quel punto, in cui precipitò la vettura, Caponi lo ha scovato (come si nota dalle foto scattate da Caponi stesso): "Qualche tempo fa ho percorso il tratto di scogli che vanno dal ristorante il Sassoscritto fino al ponte di Calafuria, avendo con me uno screen shot dei fotogrammi finali del film e ho vagato alla ricerca dell’inquadratura cercando le linee della roccia e il punto di vista; alla fine ho trovato il luogo esatto dove la macchina precipitò. Mi rendo conto che questa è una richiesta che non ha carattere di urgenza, ma quest’anno sarà il 56° anniversario dell’uscita del film e sarebbe una bella occasione". Inoltre, Caponi si dice pronto anche a collaborare: "Personalmente potrei attivarmi per ripulire, con altri cittadini, la vegetazione che nel 1962 non c’era e che adesso non permette di vedere dalla strada il luogo dove precipitò l’auto".
Invitato a commentare la proposta, l'assessore Francesco Belais ha risposto raggiunto al telefono: "L'idea mi piace molto. Conosco Riccardo Caponi da tempo e già la scorsa estate fu nostro ospite al Tavolo Cinema dove espose il suo progetto. Sarebbe bello poter effettuare un percorso che porti al luogo ritrovato da Riccardo e poterlo segnalare con una cartellonistica adeguata sia per gli amanti del cinema che, come ha sottolineato anche l'ideatore, come monito per chi viaggia in auto e come memoria delle vittime della strada. L'idea è stata presa in considerazione, dobbiamo capire come realizzarla e i tempi per farlo. Magari ci fosse un'associazione che si facesse carico del progetto sarebbe una cosa carina - conclude Belais - Il Sorpasso entrerà anche a far parte del museo cittadino con le locandine del film come patrimonio artistico della città quindi... ben venga una targa, un cartellone o qualsiasi altra iniziativa che ricordi il punto esatto del tragico finale del film di Dino Risi".
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