

Come si è svolto il concorso?
“Il concorso è partito da Twitter: ho visto un tweet a riguardo e ho deciso di provare. Erano richieste le motivazioni per cui desideravo partecipare e cosa fosse per me lo spirito olimpico: penso di aver risposto con decisione e convinzione”.
Quali sono state le sue risposte?
“Per lo spirito olimpico non ho potuto far altro che esprimere ciò che penso da una vita: la sua essenza sono la sportività, l’armonia e la sana competizione. Le motivazioni per cui mi sono iscritto al concorso però sono forse ancora più grandi: volevo dimostrare ai miei figli che, se si vuole, tutto è possibile. Penso che sia questo aspetto il punto focale di questa fantastica esperienza”.
Che messaggio manda il mondo sportivo rendendo tedofori “persone comuni”, come lei si è definito?
“E’ un messaggio fantastico, di unità e collaborazione. Per me è un grandissimo onore: l’emozione la sento già da ora e sarà sicuramente un crescendo fino a gennaio. E’ una cosa unica e probabilmente irripetibile. Voglio fare tesoro di ogni secondo di questa esperienza. Accanto a me ci saranno anche celebrità del mondo dello sport e dello spettacolo e sarà quindi anche un’occasione di unione per il nostro Paese”.
Cosa si augura per la partecipazione dell’Italia a questa edizione delle olimpiadi invernali?
“L’augurio è che si riesca a migliorare la prestazione dell’edizione passata: ne abbiamo i mezzi e sono fiducioso nel fatto che faremo una bella figura. L’Italia è molto forte nelle olimpiadi cosiddette “estive” (578 medaglie vinte contro le 114 dei giochi invernali, ndr) e mi auguro che si riesca a espandere questa potenza anche nelle manifestazioni invernali”.
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